Di: Leoniero Dertona
Nonostante l’assenza di mandato, nonostante perfino il piddino Galli abbia detto che era una enorme trappola, nonostante la più banale logica, nonostante gli avvertimenti e le minacce, neppure velate, di Claudio Borghi, Gualtieri ha deciso di “Accettare la riforma del MES per l’Italia”.
Tutto questo viene felicemente festeggiato dai tedeschi, chissà come mai, e viene passivamente accettata da Gualtieri. Ed i Cinque Stelle? Come rivela l’Huffington Post l’opposizione è sempre stata finta. Comunque, se era finta, lo sapremo presto, perchè il 9 dicembre la questione sarà portata in aula, anche se per l’Unione “La Firma è definitiva”. Sarebbe veramente interessante se Gualtieri venisse sfiduciato ed indagato: la firma sarebbe lo stesso “Definitiva?” Probabilmente per Bruxelles si, e questo vi spiega quale livello di perversione e di autoritarismo sieda nella Commissione e nei suoi padroni.
Abbiamo scritto della natura distruttiva del debito pubblico insita nel MES. Già la sua natura dovrebbe far tremare. Infatti il MES è:
- un ente privato con sede in Lussemburgo;
- un ente che gode di una immunità per il suo personale assoluta;
- un ente che ha già agito in Grecia con i risultati ricattatori che conosciamo.
Non potendo un ente privato , normalmente, ricattare uno stato siamo riusciti a crearcelo da noi, La Riforma, come abbiamo detto, si articola in due parti:
- quella che allarga il suo utilizzo nel settore bancario, come garanzia ultima;
- la stretta nell’utilizzo da parte degli stati.
Nel secondo caso si può accedere solo dopo aver ridotto il rapporto debito PIL al 60%, che per l’Italia sarebbe un taglio da 1500 miliardi che devasterebbe sistema bancario e previdenziale privato. La ristrutturazione del debito privato apre la strada al fallimento delle banche che, a sua volta, apre la porta al bail-in ed alla sparizione dei soldi dei correntisti e degli obbligazionisti, che diventano co-responsabili, grazie a questa magnifica norma voluta dall’Europa. Una bella super-patrimoniale tutta guidata dalle norme europee su cui non potrete fare nulla. Il fallimento delle Popolari venete o la “Risoluzione” renziana della quattro banche apparirà una passeggiata.
Crimi, il pentastellato che si è arrogato il diritto di dare il via a Gualtieri, e Gualtieri stesso affermano che “La Firma non significa l’utilizzo”, più o meno le stesse frasi che devono aver detto i firmatari della Triplice Alleanza e del Patto d’Acciaio. Dalla prima riuscimmo a sfuggire per un cavillo, il secondo fu firmato con la stessa leggerezza del MES e sappiamo a cosa ci ha portato.
Gualtieri parlerà di “Modifiche a tutela dell’Italia”. Tutte balle, solo balle. Non è stato mossa una virgola, Gaultieri, che non a caso ha come profilo twitter, ancora oggi, “@gualtierieurope”, ha accettato tutto, senza modifiche .
Vedremo cosa accadrà in aula, ma non contiamoci troppo. Presto scriveremo un articolo, che per Scenari sarà un po’ fuori dai soliti schemi, su come tutelare il proprio patrimonio e la propria liquidità in tempi di Patrimoniale e di MES. Non avremmo mai pensato di doverlo scrivere.
Fonte: scenarieconomici
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